William Sharp
William Sharp (poeta e scrittore scozzese) è nato in Paisley, in Scozia, il 12 Settembre del 1855, mentre le campane suonavano a festa per la resa di Sebastopoli. Suo padre, David Galbreath Sharp, era un fiorente produttore tessile, la madre Katherine Brooks Sharp, di origine scandinava, era la figlia più grande di William Brooks, un mercante e vice-console svedese. A causa di questa miscela di nazionalità, viene definito , usando le parole di un suo amico, un Vichingo nella corporatura, uno Scandinavo nel pensiero, un Celta nel cuore e nello spirito.
Iniziò la sua carriera scolastica alla Blair Lodge Academy, Polmont, e quando dodicenne la famiglia lasciò Paisley, continuò i suoi studi prima alla Glasgow Academy e poi all’Università di Glasgow. Questa esperienza alimentò , il suo desiderio di diventare scrittore e uomo di lettere.
Conobbe la futura moglie Elisabetta, nell’estate del 1863 quando la zia e lo zio di Sharp portarono i loro bambini da Londra in Scozia per fare trascorrere un pò di tempo con i cugini scozzesi. Sharp rimase subito attratto dalla cugina Elisabetta, una ragazza sveglia con la quale condivideva molti interessi . Nel 1884, dopo nove anni i due si sposarono. Anche Elisabetta era una scrittrice professionista, contribuì alla critica del Glasgow Herald e del Art Journal, curò la pubblicazione di alcune antologie poetiche come la Lyra Celtica, e Women’s Voices e, infine, tra il 1910 e il 1912 compilò le Memoir di William Sharp quando il poeta scriveva con lo pseudonimo femminile di Fiona Macleod. Le Memoir, ancora oggi, rappresentano la migliore fonte di informazioni sulla vita del poeta, Elisabetta scelse e organizzò le opere di William Sharp catalogandole in 5 volumi mentre le opere scritte con lo pseudonimo di Fiona Macleod furono catalogate in 7 volumi.
Sharp è stato un vagabondo inveterato, in parte per il suo temperamento irrequieto in parte il suo vagabondare è dovuto alla ricerca continua di un clima salubre vista la sua salute cagionevole. A parte l’Australia e l’America , i suoi viaggi lo portarono in Francia, Germania, Olanda, Nord Africa, Grecia , Italia e in particolare in Sicilia. Amava i paesaggi siciliani perché gli ricordavano quelli scozzesi. Scrisse alcuni saggi dedicati a questa isola: Through Nelson’s Duchy, Sicilian Highlands and The Land of Theocritus.
Dobbiamo sottolineare anche l’importanza del periodo romano nella produzione letteraria di Sharp . Il suo soggiorno in Italia da vita, nel 1891 in Anzio, ad un’importante collezione di poemi, Sospiri di Roma. Questi lavori, sono testimoni di un’ importante trasformazione nella produzione letteraria del poeta, perché pervasi da un forte compiacimento per la vita e dalla contemplazione della bellezza, elementi che successivamente diverranno protagonisti essenziali della produzione di Fiona Macleod, pseudonimo femminile che Sharp utilizzerà a metà della sua carriera. Con lo pseudonimo femminile pubblica libri in cui racconta leggende celtiche , storie popolari e miti udite durante la sua giovinezza, dalla sua nurse dagli Ebredi Barbara, e dal pescatore gaelico Seumas Macleod, considerato “il padre di Fiona”. A causa del suo interesse per la cultura celtica viene considerato la ruota motrice del movimento scozzese – gaelico chiamato, Celtic Renaissance, il quale si sviluppò nel 1890. Il centro di questo movimento fu Edinburgo dove Sharp per due anni fu l’editore di Evergreen”, il giornale del movimento in cui apparvero molte opere di Fiona Macleod.Attorno la figura di Fiona Macleod si è scatenato un dibattito non solo legato alla sua identità, ma anche per il suo rifiuto nel conferire il suo nome e il suo prestigio per la causa politica associata alla Celtic Renaissance, soprattutto in Irlanda. Un cosmopolita per la cultura, un egualitario nelle relazioni sociali, come William Sharp, Fiona Macleod ha insistito nel rimanere isolato dagli aspetti non-letterari e nazionali del movimento celtico, nonostante la pena dei suoi colleghi. Fin da giovane, Sharp è stato spesso malato, un fatto oscurato dalla sua bellezza virile e dalle sue cordiali maniere. Una scarlattina durante la sua adolescenza e una febbre reumatica hanno danneggiato il suo cuore. Viste le sue pessime condizioni, la sua morte il 12 Dicembre l905 non è stata né per la famiglia né per gli amici una sorpresa. Tutto succede mentre lui e Elisabeth si trovano con il loro amico Alexander Nelson Hood , al castello di Maniace, alle falde dell’Etna. Così all’ombra del monte Etna, mille miglia distante da Paisley viene seppellito sotto una croce Celtica, scolpita nella pietra lavica. Sebbene le opere di William Sharp siano state in gran parte dimenticate, quelle pubblicate come Fiona Macleod continuano ad attrarre l’attenzione di scolari, critici e lettori.
È discutibile se, l’altro io, la sua seconda identità sia la creazione “fittizia” di William Sharp, “un personaggio” che vive estremamente e chiaramente nella sua psiche facendolo sopravvivere anche nelle opere che portano il nome di lei.I motivi della sua esistenza potrebbero sembrare misteriosi, ma come il professore Alaya scrisse, “il successo di Fiona Macleod è un fenomeno di autentica importanza per la storia letteraria e no pura eccentricità di una immaginazione smarrita”. No uno scrittore maggiore ma sicuramente uno scrittore straordinario , William Sharp è un uomo dell’età vittoriana, attivo e versatile, alla ricerca di sé e introspettivo , aperto e sensibile agli umori mutevoli e alle nuove idee dell’epoca più turbolenta e fertile. Con la sua mentalità divisa e i suoi vari interessi, riassume questa epoca , e per altri versi la trascende sembrando di anticiparla di gran lunga. Dalle parole di Frank Rinder, “William Sharp era……..uno dei più notevoli uomini della sua epoca”. Senza dubbio uno straordinario e creativo scrittore.